Nonostante sia una città giovane, ha poco più di 300 anni, San Pietroburgo è una città ricca di storia e vanta un patrimonio culturale molto vasto.
Dai tempi antichi lungo la Neva, il fiume principale di San Pietroburgo, passava la via di commercio dai Variaghi (Vichinghi) ai Greci e quindi dal punto di vista strategico questo territorio aveva una posizione molto vantaggiosa. Nel XVII secolo la Russia perse queste terre e dal 1617 diventarono parte dell’impero svedese. Dal 1700 al 1721 la Russia fece una guerra contro la Svezia per riavere un territorio che era da sempre appartenuto ai russi. Questa guerra fu intrapresa da Pietro il Grande, il quarto zar della dinastia Romanov. Pietro I volle recuperare le terre russe lottando contro gli svedesi. La guerra finì con la vittoria della Russia. Già nel corso della guerra Pietro I decise di fondare una nuova città russa. In quel periodo la Russia non aveva nessuno sbocco al mare: il mar Baltico era occupato dagli Svedesi, mentre sul mar Nero regnavano i turchi. Per questa ragione, la fondazione di Pietroburgo in questo posto, dove la Neva sbocca nel Golfo di Finlandia ebbe un’importanza enorme per l’ulteriore sviluppo economico della Russia, che ottenne sia l’accesso al mare, sia un nuovo porto marittimo.
Il 27 maggio del 1703 (secondo il nuovo calendario) fu posta la prima pietra della prima costruzione della città, la fortezza dei santi Pietro e Paolo. Questa data viene considerata il giorno di nascita di San Pietroburgo. La fortezza veniva costruita per difendere la città dai nemici. Attorno alla fortezza cominciò a crescere la città.
San Pietroburgo porta il nome del santo apostolo Pietro. Pietro il Grande pensava che se San Pietro aveva le chiavi del paradiso, lui, con la costruzione della nuova città, avrebbe avuto la chiave del Mar Baltico. Pietroburgo doveva diventare una nuova Roma, la capitale della Russia non solo politica ma anche culturale.
Fondata nel 1703 già nel 1712 la città divenne la capitale dello stato russo. Pietro I sognava una città dotata di un grande porto dal commercio vivace, secondo il modello di Amsterdam. Egli voleva edificare sulle rive della Neva un «paradiso», simbolo della nuova Russia, una città-imperatrice. La splendida e giovane capitale crebbe rapidamente sulle rive della maestosa Neva. Pietroburgo è una delle prime città al mondo che siano state costruite secondo un progetto precedentemente stabilito..
Nel 1716 l’architetto francese Leblanc, che era stato invitato da Pietro I, creò un progetto unitario di edificazione della città. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1718, l’architetto svizzero Domenico Trezzini continuò a dirigere i lavori secondo questo progetto sotto il controllo personale dello zar. Olandesi, francesi, italiani, tedeschi e altri stranieri di professioni diverse lavorarono insieme agli artigiani russi nella capitale dei futuro impero. E l’influenza straniera si fuse organicamente con le specificità della tecnica di edificazione delle città russe. La «Palmira del Nord», la «Venezia del Nord», la «nuova Amsterdam» affascina per il suo unico stile elaborato dagli architetti stranieri.
Abitazioni, chiese e banchine venivano costruite da soldati, da prigionieri di guerra, da abitanti dei villaggi vicini e da forzati. Questi ultimi venivano mandati sulle rive della Neva invece che in Siberia. Il loro lavoro fu duro, per cui non si dice invano che la «città fu costruita sulle ossa». In soli due decenni lungo le rive della Neva sorse una città singolare, diversa sia dalle città russe di quel tempo che da quelle occidentali, splendore e vanto della Russia che eclissò la vecchia Mosca.
A San Pietroburgo tutto fu orientato all’Europa e sembrava che venisse costruita secondo i modelli stranieri dagli architetti e ingegneri europei. Però la città ebbe sin dall’inizio il suo carattere particolare e originale. Nel frattempo lo spirito della Regina dell’Adriatico, Venezia, si sentiva molto in città. Nel XVIII secolo per i fiumi e i canali giravano le gondole veneziane. Compositori, musicisti e decoratori teatrali veneziani facevano dei bellissimi spettacoli nei teatri della capitale.
Nel XX secolo la città visse i terribili drammi delle guerre e delle rivoluzioni.
L’estate del 1914 la capitale dell’impero tremò: era scoppiata la Prima Guerra Mondiale. Nella città, presa da una follia patriottica, si iniziò a distruggere le ditte tedesche. Nell’agosto dello stesso anno Pietroburgo fu ribattezzata Pietrogrado, sostituendo il nome «tedesco» con la sua versione slava. La Prima Guerra Mondiale pose fine al «сarnevale veneziano» della cultura pietroburghese.
Qui avvenne la Rivoluzione Socialista d’Ottobre.
Nel marzo del 1918 la capitale del nuovo governo, del Paese dei Soviet, fu trasferita a Mosca. La perdita dello status di capitale infierì alla città un colpo irreparabile: essa perse allo stesso tempo gli uomini migliori, il suo splendore, il denaro e il potere. La disoccupazione, lo sfacelo, la fame e il freddo e altre calamità si abbatterono sulla città.
Nel gennaio del 1924 dopo la morte di Lenin, la città fu ribattezzata Leningrado e gli uomini al potere si sforzarono di cancellare dalla memoria della gente ogni ricordo del brillante passato di Pietroburgo.
La storia di Leningrado è legata alla storia della Grande Guerra Patriottica. Leningrado sopravvisse all’assedio. Una delle città più importanti del mondo, chiamata come «сittà di 3 rivoluzioni» mai è stata occupata dai nemici. Subì per quasi 900 i giorni il famoso assedio di Leningrado, che è uno degli assedi più tragici della storia mondiale. Per il coraggio e l’eroismo degli abitanti della città e dei suoi difensori, Leningrado diventò la prima città-eroe sovietica.. Una città dallo spirito ribelle e molto forte.
La maestosa e brillante Pietroburgo di Puskin si trasformò però in una triste Leningrado sovietica. La «finestra sull’Europa» si chiuse e ormai solo rare bandiere straniere venivano «a farle visita»
Impossibile sapere come sarebbe finito tutto ciò se non vi fosse stata la perestrojka di Gorbacev. Tra i cambiamenti positivi avvenuti durante la perestrojka vi fu il ritorno della città al suo nome storico: il 6 settembre del 1991 essa fu ufficialmente rinominata San Pietroburgo.
Oggi San Pietroburgo è la seconda città della Russia dopo Mosca per grandezza e per importanza. Ha una popolazione di 5 milioni di abitanti. È un grandissimo centro industriale, commerciale, scientifico e culturale. A Pietroburgo vi sono molte industrie, tante società miste (con la partecipazione del capitale straniero). Ci sono anche molte università ed istituti di ricerca scientifica.
Sono cambiate le epoche, i sovrani e insieme a loro anche l’aspetto della città, ma resta sempre invariato il Grande spirito della Grande città.
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