Un complesso di palazzi e giardini sulle rive del golfo di Finlandia, a quaranta chilometri da Pietroburgo, che era stato in passato una vasta proprietà del più valido sostenitore di Pietro I, Aleksandr Mensikov. Caterina la Grande con il marito Pietro III passava le estati nel Gran Palazzo, costruito all’inizio del XVIII secolo. Divenuta l’imperatrice nel 1762, ella non poteva dimenticare i luoghi della sua giovinezza e tra il 1760 e il 1765, per suo volere sorse, a sud-ovest del Gran Palazzo di Oranienbaum e su progetto dell’architetto Antonio Rinaldi, la Villa privata, un complesso comprendente anche il Palazzo Cinese ed il Padiglione dello Scivolo.
Caterina amava mostrare il suo nuovo palazzo agli stranieri, ritenendolo superiore in bellezza anche al celebre Sans Souci del giardino della reggia di Potsdam; le piaceva accogliere con condiscendenza le loro manifestazioni di entusiasmo, alla vista di una costruzione straordinaria, sia sotto l’aspetto tecnico che architettonico, quale era il Padiglione dello Scivolo, con un pendio ondulato lungo più di cinquecento metri, affiancato da entrambi i lati da alti porticati altrettando lunghi e adibiti al passeggio.
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