Il Palazzo di Michele è il cuore del Museo Russo, è la sede originale nonché quella più ampia. Il palazzo fu costruito dall’architetto italiano Carlo Rossi per il gran principe Michele, fratello minore di Alessandro I. Il palazzo occupa una posizione dominante nel complesso. La cancellata di ghisa eseguita su disegni dell’architetto delimita il cortile d’onore, aperto dal lato della piazza. Progettando l’esterno del palazzo, Rossi non trascurò alcun particolare della sua ornamentazione interna. Alla fine dell’800 Nicola II trasformò il palazzo nel Museo Russo, collocandoci una parte della collezione del padre, Alessandro III. L’idea di creare un museo di arte nazionale russa risale all’inizio dell’800, quando a seguito della vittoria della Russia sulla Francia napoleonica nel corso della guerra del 1812, l’entusiasmo patriottico che ne era derivato aveva accresciuto l’interesse verso l’arte russa. Poco tempo dopo, presso l’Ermitage Imperiale, venne istituita una sezione di arte russa, che avrebbe costituito la base delle successive raccolte del Museo Russo.
La crescita della raccolta rese necessaria la costruzione dell’ala ovest, fatta su progetto di L.Benois (1914-16). Oggi la collezione del museo conta circa 400 mila pezzi dalle icone fino alle opere dei tempi sovietici.
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