E’ consacrata a un icona miracolosa apparsa nel 1579 nella città di Kazan. Accompagnò l’esercito russo durante la liberazione di Mosca dai polacchi nel 1612. Nel 1710 Pietro il Grande portò una delle copie dell’icona a San Pietroburgo
Nel 1799 l’imperatore Paolo I bandì un concorso per la costruzione della nuova chiesa. Il conte Stroganov propose un’idea di un progetto interamente russo: architetto, decoratori, materiali. La cattedrale con il suo colonnato ad emiciclo di 96 colonne corinzie, alte 13 m, forma un’ampia piazza. Per creare le solide fondamenta nel terreno paludoso furono sistemati circa 24.000 tronchi d’albero. La cattedrale viene chiamata il «Vaticano russo» per la somiglianza con la basilica di San Pietro, infatti il colonnato ricorda quello di Bernini. E questa somiglianza non è casuale. Era il desiderio di Paolo I che adorava il suo bisnonno, il fondatore Pietro il Grande, di costruire una chiesa simile a San Pietro perché sapeva l’intenzione di Pietro il Grande di costruire sulle rive paludose della Neva un’altra Roma praticamente, San Pietroburgo si traduce come la città di San Pietro, “burg” vuol dire «сittà» in tedesco.
Dal 1812 diventa monumento alla vittoria su Napoleone. Durante la guerra ci portavano bandiere e chiavi delle città prese. Nel 1813 vi fu sepolto Kutuzov, il capo dell’esercito russo. Morì mentre guidava l’esercito russo verso Parigi.
Nei tempi sovietici fu trasformata in museo della storia delle religioni e dell’ateismo. Adesso è di nuovo riaperta al culto e dal 1999 è cattedrale. L’immagine della Madonna di Kazan è considerata protettrice di San Pietroburgo. Tra i pietroburghesi si sa del presagio che fin quando l’icona della Madonna di Kazan resta in città, San Pietroburgo è inespugnabile.
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